giovedì 3 maggio 2012

L'evoluzione ( seconda puntata )

Ecco ci siamo , dopo qualche ora di duro lavoro , finalmente è nato il nuovo cioccolatino . Farli è stata un' impresa . La mia cucina pareva un campo di battaglia . Una tempesta di antiossidanti all'attacco !!.... Polifenoli in testa alle truppe .....Stormi di Flavonoidi in picchiata e basi di Teobromina completamente distrutte .... Risultato ? : una vittoria schiacciante del buon umore !! 





Queste sono le prime fasi della formazione del cioccolatino .


non sembrano tanti piccoli soldatini ??? ..
allora la metafora del conflitto era centrata !!



L'ultima fase
LO SPETTACOLO FINALE !!!!


E siccome quel giorno avevo energia da vendere ho fatto un altro tipo di cioccolatini e una quarantina di cassate pasquali .... MELIUS ABUNDARE QUAM DEFICERE  ( un pizzico di latino non guasta)










OVERTURE  FINALE

mercoledì 2 maggio 2012

l'evoluzione non si ferma mai....slurp !!

Ecco la seconda puntata del " mastro" cioccolataio " . Dopo la prima esperienza di uova e cioccolatini , la mia voglia di fare e di creare ha fatto un bel passo avanti. Diciamo che ho giocato a fare l'artista del cioccolato .
Da quando ho scoperto il " cuore" dei baci perugina , la mia fantasia è partita in un viaggio di goloserie e fantasie apocalittiche. Ho avuto l'illuminazione di creare un cioccolatino prettamente siciliano. Che abbia i colori la forma ed il gusto della mia terra. Ed allora eccolo li, il nuovo cioccolatino !! . Adesso gli dovrò dare un nome e per questo avrò bisogno dell'aiuto di tutti , io intanto mi sono messo a farlo e poi si vedrà .


 Queste sono le fasi della progettazione su carta . Di mattina a colazione , mentre mi gustavo un pezzo di pane di casa con la marmellata di mele cotogne della zia concetta , ho abbozzato qualche schizzo per la grande creazione . E' incredibile , quando faccio cose  che mi appassionano , la penna scorre da sola  è come se già l'avessi sognato . L'adrenalina mi inebria la testa ed in una sorta di ipnosi celestiale scrivo , disegno ed abbozzo.



Erroneamente l’isolamento viene definito solitudine, tanto che gli antichi pensatori romani definivano la solitudine “la sola beatitudine”.
Come si esce da questo equivoco? Scoprendo che l’isolamento è causato dall’assenza di un reale sentimento di amore per se stessi e quindi l’emersione del conseguente bisogno di affetto esterno per colmare il vuoto dovuto all’assenza di un qualsiasi sentimento di amore reale per il proprio essere.
(Silvano Agosti)